La carta dei sentieri della Sabina Tiberina

La carta dei sentieri della Sabina Tiberina

A soli 50 km dal traffico, il caos e la frenesia di Roma, la Sabina è il paradiso che non ti aspetti! Con l’aumentare in quantità e soprattutto in qualità dell’offerta turistica, la Sabina è sempre di più il luogo ideale per chi desidera trascorrere giorni di relax immerso nel verde, in una natura ancora incontaminata.

Tra borghi, cibo e natura è il claim che ci accompagna in questa avventura e rappresenta secondo noi ciò che rende la Sabina un posto unico. Da tempo il territorio è in fermento e si moltiplicano le opportunità dedicate a chi vuole scoprire la Sabina tramite le esperienze e la conoscenza della comunità locale, proponendo al turista una ricca selezione di offerte di turismo esperienziale tra le più caratteristiche nel Lazio.

Che cosa è il turismo esperienziale?

Amato dai più giovani, specialmente dai nati tra gli anni Ottanta e il Duemila, il turismo esperienziale nasce dalla costante ricerca, appunto, di una esperienza di viaggio basata sul coinvolgimento, l’avventura e l’autenticità.

La voglia di esplorare i luoghi meno battuti, allontanandosi dai classici percorsi turistici con una gran voglia di ampliare le proprie conoscenze e approfondire le culture locali immergendosi nella vita quotidiana degli abitanti.

La ricerca di esperienze uniche, diverse e irripetibili mostrano chiaramente come il concetto di viaggio e turismo stia evolvendo – anche piuttosto rapidamente – con il passare degli anni.

Il compito dei territori e delle attività locali è quella di cucire intorno al turista un’offerta che sia unica e che riesca a trasmettere l’unicità del territorio e le tradizioni storiche del luogo. Perché non è solo la location ad essere importante, ma sono le esperienze e le attività che quella location è in grado di offrire a fare davvero la differenza.

Quali esperienze è in grado di offrire oggi la Sabina? Tour culturali nei borghi storici, esperienze enogastronomiche, lezioni di cucina tradizionale Sabina, hiking e trekking tra monti e luoghi di culto immersi nella natura, passeggiate a cavallo che spesso si spingono in vere e proprie rievocazioni di transumanze.

I sentieri della Sabina Tiberina

La carta dei sentieri della Sabina Tiberina si inserisce perfettamente nell’offerta turistica esperienziale del Lazio e rappresenta il risultato di un percorso di progettazione partecipata coordinato dalla Rete tra Imprese della Sabina e le associazioni del territorio che hanno prima identificato e successivamente tracciato 15 percorsi “slow” sul territorio della Sabina Tiberina, andando a completare quanto già offerto dai Monti Sabini in merito a trekking e passeggiate.

La nuova mappa dei sentieri della Sabina Tiberina si compone di 15 itinerari tematici per un totale di 500km percorribili a piedi, in bicicletta, in moto e a cavallo con l’obiettivo di offrire al turista i migliori cammini della Sabina. Per il turista “slow” confini e campanilismo non esistono e il Parco Slow della Sabina ne è un esempio attraversando ben 11 comuni della Sabina:

Che cosa è il turismo lento?

Andare controtendenza e allontanarsi il più possibile dal turismo di massa: prediligere la campagna e la montagna rispetto alle città, scoprire posti sconosciuti e borghi sospesi nel tempo rispetto alle metropoli. Ma non solo…

Il turismo lento o turismo slow è sopratutto una filosofia di vita che si contrappone al turismo mordi e fuggi che consuma e non valorizza le tipicità di un luogo.

Che sia a piedi o con le ciaspole, in bicicletta, a cavallo o con un treno panoramico l’importante è che sia un turismo green a contatto con la natura e che valorizzi i territori meno conosciuti con esperienze di viaggio innovative e sostenibili.

La contaminazione che favorisce la conoscenza della comunità locale, l’autenticità che esalta i luoghi, la sostenibilità per minimizzare l’impatto ambientale, la lentezza che si contrappone ai ritmi frenetici, il tempo dedicato ad analizzare e comprendere e l’emozione di vivere momenti memorabili: ecco il turismo lento.

Un turismo che va oltre la brochure, un turismo per gli amanti della natura, del buon cibo e delle storie. Un turismo che la nostra Sabina sa offrire e valorizzare.

La Via di Francesco – Direttrice Tiberina

Ad ottobre 2018 una importante delibera della Regione Lazio ha ufficialmente riconosciuto la Direttrice Tiberina della Via di Francesco che si congiunge a Nord con Greccio e a Sud con Farfa, una via che è bene ricordare è già da anni percorsa da tedeschi e nord europei che seguono la guida in tedesco scritta dall’olandese Kees Roodenburg (Italien: Franziskusweg: von Florenz über Assisi nach Rom).

Che cosa è la Via di Francesco?

La Via di Francesco è uno dei cammini più importanti e frequentati in Italia. A piedi o in bicicletta, consente di raggiungere Assisi seguendo i passi di San Francesco. Partendo da Firenze si arriva prima ad Assisi e successivamente si prosegue verso Roma.

Il primo tratto Firenze – Assisi è di 250km e sono consigliati 14 giorni di pellegrinaggio con una salita di 8.243m e una discesa di 8.506.

Il secondo tratto Assisi – Roma è anch’esso di 250km e sono consigliati sempre 14 giorni con una salita di 7.670m e una discesa di 7.492m.

La Sabina, alla luce dell’inserimento della nuova direttrice, è attraversata dalla Via di Francesco nei comuni di Cottanello, Configni, Montebuono, Collevecchio, Torri in Sabina – Vescovio, Cottanello, Montopoli di Sabina, Poggio Bustone, Rieti, Greccio, Selci, Poggio Mirteto, Fara in Sabina e Montelibretti.

La Via dei Bianchi

La Direttrice Tiberina della Via di Francesco non è il solo cammino che attraversa la Sabina. Esistono, infatti, anche percorsi su strada asfaltata che conducono sulla Via dei Bianchi. Si tratta di un percorso dedicato ai mototuristi alla ricerca di paesaggi, della conoscenza dei luoghi e delle culture, di itinerari di fede e del sapore tipico dei prodotti locali.

In Sabina i Bianchi hanno lasciato traccia del loro passaggio con la raffigurazione di un miracolo nelle chiese di San Eusanio a Rieti (RI), San Francesco a Leonessa (RI), San Pietro a Montebuono (RI) e San Paolo a Poggio Mirteto (RI).

Chi sono i Bianchi?

Il contesto storico è quello del Medioevo, un periodo travagliato e di lotte tra principati, signorie e feudi, di contrasti tra gli Stati Imperiali e il Papato e che portò profondi cambiamenti nella vita delle persone.

La storia del movimento religioso dei “Bianchi” iniziò il 5 marzo del 1399 vicino a Torino nella cittadina di Chieri: un numeroso gruppo composto da uomini e donne scalzi, con bianche tuniche aperte sul dorso e con cappuccio, si riunirono al grido di “Pace e Misericordia” e scesero in piazza pregando e flagellandosi a sangue chiedendo perdono per i peccati. La processione seguiva una croce intonando canti sacri e tenendo candele accesse. Ben presto questo gruppo iniziò a fare proseliti espandendosi in altre città.

La processione arrivo prima ad Alessandria e poi a Genova dopo il movimento si divise in due: una parte prosegui verso Venezia e uno si diresse verso l’Italia centrale.

Ad Assisi in Umbria avvenne l’apparizione “della Madonna dell’Olivo”, nel quale la Madonna vestita di bianco si rivela a un giovane vicino a un albero di olivo. In Sabina sono presenti quattro affreschi che rappresentano questo evento: nella chiesa di San Francesco a Leonessa (RI), nella chiesa di San Pietro a Muricentum a Montebuono (RI), nella chiesa di San Paolo a Poggio Mirteto (RI) e nel convento delle Clarisse di Fara Sabina (RI).

Il 6 settembre 1399 in 10.000 partirono da Orvieto in direzione di Roma passando per la Sabina, mentre il giorno seguente una colonna partente da Sutri (Viterbo) entrò a Roma cantando la lauda “Misericordia, terno Dio”. I racconti dell’epoca quantificano in 120.000 i Bianchi arrivati a Roma, con Papa Bonifacio IX dopo un primo approccio dubbioso, rendendosi conto dell’autenticità della pietà che animava i pellegrini partecipo alle processioni promulgando “perdono di colpa e pena” a chiunque faccia penitenza per nove giorni.

Nel 1400 con la diffusione della peste in tutto il centro Italia le processioni dei Banchi si spensero rapidamente con la stessa velocità in cui erano nate solo un’anno prima.

I sentieri e i percorsi della Parco Slow della Sabina

La natura che la circonda e la vicinanza con la capitale rendono la Sabina una meta interessante e imperdibile per tutti gli amanti della natura, del trekking e delle passeggiate.

La nuova carta dei sentieri della Sabina Tiberina è composta da 15 itinerari, uno più bello dell’altro:

IMPORTANTE: I tracciati GPX sono di proprietà della Rete tra le Imprese della Sabina che li rende pubblicamente disponibili sul proprio sito web. Cliccando sul bottone “Scarica il tracciato GPX” preleverai il file direttamente dal loro sito.

CICLOTURISTICA

mappa della sabina cicloturistica

  • Partenza: Stazione FS Poggio Sommavilla, Rieti (320 mslm)
  • Arrivo: Stazione FS Poggio Sommavilla, Rieti (320 mslm)
  • Durata: 6h
  • Distanza: 15km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso in bicicletta

Tracciato GPX al momento non disponibile

VIA DI FRANCESCO (DIRETTRICE TIBERINA)
  • Partenza: Greccio, Rieti (690 mslm)
  • Arrivo: Acquaviva – Cottanello, Rieti (217 mslm)
  • Durata: 24h e 30m
  • Distanza: 98km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

Tracciato GPX al momento non disponibile

ITINERARIO DEI SABINI
  • Partenza: Museo Magliano Sabina, Rieti (230 mslm)
  • Arrivo: Museo Fara in Sabina, Rieti (482 mslm)
  • Durata: 12h
  • Distanza: 50km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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VIA CAMPANA

itinerario mappa sabina via campagna

  • Partenza: Montebuono – Centro Visita, Rieti (160 mslm)
  • Arrivo: Collevecchio, Rieti (56 mslm)
  • Durata: 4h e 30m
  • Distanza: 16.3km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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VIA DEI BIANCHI
  • Partenza: Santuario di Greccio, Rieti (690 mslm)
  • Arrivo: Abbazia di Farfa – Fara in Sabina, Rieti (202 mslm)
  • Durata: 2h
  • Distanza: 109.5km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso in motocicletta composto da 5 tappe. Consigliata la divisione in 3 giorni.

Montebuono – Leonessa
mappa della sabina cammino dei bianchi montebuono leonessa Tracciato GPX al momento non disponibile

Leonessa – Terminillo
mappa della sabina cammino dei bianchi leonessa terminillo Tracciato GPX al momento non disponibile

Terminillo – Rieti
mappa della sabina cammino dei bianchi terminillo rieti Tracciato GPX al momento non disponibile

Rieti – Montebuono
mappa della sabina cammino dei bianchi rieti montebuono Tracciato GPX al momento non disponibile

Montebuono – Vescovio (Torri in Sabina)
mappa della sabina cammino dei bianchi montebuono vescovio cottanello Tracciato GPX al momento non disponibile

Montebuono – Poggio Mirteto
mappa della sabina cammino dei bianchi montebuono poggio mirteto Tracciato GPX al momento non disponibile

ALTA VIA GRECCIO – FARFA

mappa sabina alta via

  • Partenza: Santuario di Greccio, Rieti (690 mslm)
  • Arrivo: Abbazia di Farfa – Fara in Sabina, Rieti (202 mslm)
  • Durata: 12h
  • Distanza: 48km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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ACQUATREKKING SULL’AIA

mappa sabina acquatrekking aia

  • Partenza: Loc. Madonna del Piano – Collevecchio, Rieti (70 mslm)
  • Arrivo: Rocchettine – Torri in Sabina, Rieti (263 mslm)
  • Durata: 4h
  • Distanza: 14.50km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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SENTIERO DEI BOSCHI SACRI

  • Partenza: Vacone, Rieti (510 mslm)
  • Arrivo: Montebuono, Rieti (160 mslm)
  • Durata: 6h
  • Distanza: 22.5km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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ANELLO DELLE GROTTE

  • Partenza: Configni, Rieti (550 mslm)
  • Arrivo: Configni, Rieti (550 mslm)
  • Durata: 3h e 10m
  • Distanza: 8.5km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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ITINERARIO SAN GANDOLFO
  • Partenza: Configni, Rieti (549 mslm)
  • Arrivo: Rocchette – Torri in Sabina, Rieti (231 mslm)
  • Durata: 4h
  • Distanza: 12km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

Tracciato GPX al momento non disponibile

ANELLO DEI CARBONARI

  • Partenza: Configni, Rieti (550 mslm)
  • Arrivo: Configni, Rieti (550 mslm)
  • Durata: 4h e 25m
  • Distanza: 8.9km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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ITINERARIO DEL CAPRARO

  • Partenza: Roccantica, Rieti (398 mslm)
  • Arrivo: Roccantica, Rieti (398 mslm)
  • Durata: 8h
  • Distanza: 29km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

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ITINERARIO DEGLI EREMI

  • Partenza: Roccantica, Rieti (398 mslm)
  • Arrivo: Eremo San Cataldo – Cottanello, Rieti (550 mslm)
  • Durata: 5h e 40m
  • Distanza: 26km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso a piedi

Tracciato GPX al momento non disponibile

ITINERARIO MTB
  • Partenza: Roccantica, Rieti (398 mslm)
  • Arrivo: Roccantica, Rieti (398 mslm)
  • Durata: 3h
  • Distanza: 36.8km
  • Difficoltà: Medio
  • Tipologia: Percorso in bicicletta

Tracciato GPX al momento non disponibile

IPPOVIA DELLA SABINA

mappa ippovia della sabina

  • Partenza: Casperia, Rieti (356 mslm)
  • Arrivo: Casperia, Rieti (356 mslm)
  • Durata: 3h e 40m
  • Distanza: 24km
  • Difficoltà: Facile
  • Tipologia: Percorso a cavallo

Tracciato GPX al momento non disponibile

NOTA IMPORTANTE SULLA SENTIERISTICA DELL’AREA: Rete tra le Imprese della Sabina ci tiene a precisare che la segnaletica al suolo della rete sentieristica, al momento della stampa della mappa della Sabina, è in fase di implementazione, pertanto si invitano gli escursionisti ad informarsi  riguardo lo stato della segnaletica.

In ogni caso, si invita ad usare prudenza e non avventurarsi in escursioni da soli qualora non si abbiamo sufficienti capacità e competenze di lettura cartografica e di orientamento in ambiente naturale. Contattaci per avere informazioni sulle migliori guide escursionistiche della Sabina.

Si avvisano inoltre i ciclisti che le ciclovie indicate sulla carta NON sono piste ciclabili su sede propria ma passano su strade abitate a normale traffico veicolare.
Si invita dunque al rispetto del codice della strada e alla cautela al fine della propria e altrui incolumità.

Quanto realizzato da Rete tra le Imprese della Sabina rappresenta una grande opportunità di valorizzazione del territorio e dei borghi storici e aumenta le opportunità di vivere esperienze di viaggio innovative e sostenibili in linea con la decisione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) di dichiarare il 2019 l’anno nazione del turismo lento.


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