La storia dei nostri borghi italiani è ricca di tradizioni più o meno legate ad antichi culti e consuetudini diventate veri e propri appuntamenti annuali, a volte innescatisi per caso, altre per motivi connessi a episodi storici, come nel caso della Processione della Madonna di maggio e della fiaccolata al Monte Soratte.
Hai mai sentito questa storia? Oggi ti portiamo in viaggio nel piccolo comune di Sant’Oreste, nel cuore della Sabina, uno scrigno che custodisce storie ancestrali e tesori di altissimo valore antropologico.
La storia della Processione della Madonna di Maggio
Don Luigi Peligni, arrestato dai francesi perché aveva deciso di opporsi al regime delle truppe napoleoniche, tornato a essere un uomo libero, ma soprattutto un sacerdote devoto e consapevole della sua missione, decise di avviare e coltivare una missione di predicazione nelle parrocchie dedicata al culto della Madonna.
Era il mese di maggio del 1814 e la tradizione che ne nacque era quella del mese Mariano, già conosciuta e praticata in altre zone d’Italia.
Ogni sera del mese i fedeli si ritrovavano nelle parrocchie per ringraziare la Madonna di ciò che avevano ricevuto in dono. Ogni sera di maggio le Chiese si animavano della fede dei paesani che vedevano nella figura mariana un importante riferimento e in Don Luigi, anche dopo la sua morte, una persona di cui seguire gli insegnamenti.
La particolarità dell’evento: il Soratte si infiamma nella notte
Fu così che di anno in anno anche a Sant’Oreste il mese Mariano si arricchì sempre di più fino ad arrivare al suo culmine con la Processione che ogni ultima domenica di maggio percorre le vie del centro storico e porta l’effige della Madonnina fino alla cappella di Sant’Antonio.
Un appuntamento diventato fondamentale per la comunità locale che ogni anno colora e veste a festa le vie del paese con fiori e archi colorati e che culmina nel meraviglioso spettacolo del Soratte che si infiamma. Al termine della processione, infatti, su una parte del Soratte vengono accese contemporaneamente un migliaio di fascine di canne per dar vita a un evento che lascia a bocca aperta, anche chi lo vede da lontano. La montagna prende fuoco e nella notte sembra accendersi, insieme ai fuochi d’artificio che rappresentano il culmine dello spettacolo.
Una festa scenografica che unisce quella fede di antico sentire a quella più moderna che si palesa che si concretizza in un momento di festa per tutti.
Oggi la Processione della Madonna di maggio rappresenta un importante motivo di incontro per le parrocchie locali che, grazie anche al supporto di associazioni come la Pro Loco, riescono a tramandare una tradizione che probabilmente si sarebbe persa nei tempi moderni ma che invece è più forte che mai perché il ricordo e l’omaggio a Don Luigi vogliono essere ancora vivi e presenti.
È la storia della piccola comunità di Sant’Oreste che rappresenta però la maggior parte delle realtà locali italiane che continuano ad arricchire il nostro patrimonio storico tradizionale.
Senza di loro la nostra memoria sarebbe certamente più povera e non avremmo tradizioni come questa che si tramanda da oltre 200 anni.
La prossima Festa della Madonna di maggio con la processione e la fiaccolata si svolgeranno il 26 maggio 2019. Vedi maggiori informazioni sul programma dell’evento.