Nell’era del mangiare biologico, del ritorno alla natura, della ricerca di tutto ciò che rispetti l’ecosistema, un ruolo importante all’interno del sistema produttivo viene svolto dalle aziende agricole. Ma in effetti, nonostante se ne parli tantissimo, sappiamo cosa sono le aziende agricole?
Stando a una definizione burocratica, le aziende agricole sono tutti i complessi organizzati di beni che esercitano la funzione di impresa agricola. In parole povere, sono le piccole e medie imprese che si occupano dell’allevamento di animali, della coltivazione del fondo, della selvicoltura e di tutte quelle attività correlate che hanno come scopo quello di ricavare produzioni da acque, terreni, vegetali e animali rispettandone i cicli biologici.
Nella fattispecie concreta, nelle aziende agricole troveremo solo prodotti realizzati all’interno delle stesse e che, oltre a rispettare la produzione naturale e i cicli biologici, rispetteranno le eccellenze del territorio diventando marchio di qualità.
Proprio per questo motivo, ad oggi, sono molte le aziende agricole che hanno esteso il proprio business alla ristorazione e all’ospitalità, diventando un riferimento importante per l’economia regionale. La proposta turistica legata alla produzione rappresenta infatti una delle maggiori entrate di tali attività, sviluppando anche un indotto che permette all’intera filiera locale di generare guadagno.
Quali sono i requisiti per poter avviare un’azienda agricola?
Definire cosa sono le aziende agricole impone anche un passaggio su quali requisiti è necessario possedere per avviarne una, perché non tutti possono essere definiti imprenditori agricoli.
Il primo requisito è quello di possedere o avere in affitto un fondo agricolo, ovvero un terreno le cui dimensioni, in rapporto alle ore necessarie per essere coltivato o lavorato, definiranno le dimensioni dell’azienda agricola.
Questo ci porta al secondo requisito: il fondo deve essere coltivato, utilizzato per allevare animali e per svolgere attività correlate. Anni fa le leggi in merito erano molto più rigide, oggi invece è possibile diversificare le entrate grazie alle attività legate alla produzione, vedi la ristorazione e l’agriturismo.
Requisito fondamentale è essere Imprenditore Agricolo Professionale, ovvero avere conoscenze e competenze professionali certificate da laurea, corsi professionali regionali e/o esperienza nell’attività agricola da almeno 3 anni.
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