Ideale per una bella passeggiata immersi nella quiete e nella natura, il Fiasco del Tevere è il caratteristico tratto di fiume dalla conformazione quasi unica, a “fiasco”. Luogo perfetto per gli amanti della pesca sportiva: all’interno della scheda vi aspettano i preziosi consigli tecnici di Fishingmania per grandi catture!
Avvolta dalla folta nebbia invernale o illuminata dal caldo sole estivo, la Valle che si dispiega alle pendici del Monte Soratte, proprio sotto Ponzano Romano, tra Stimigliano e Forano, accoglie un prezioso gioiello: il fiume Tevere.
Nel tratto chiamato appunto “Valle del Tevere”, il fiume scorre in un territorio – per lo più pianeggiante – che lo porta dritto dritto a bagnare la Città Eterna, dove il Tevere perde la sua natura più selvaggia per finire intrappolato tra gli argini murati che proteggono Roma, solcato da monumentali ponti storici che permettono di passare da una sponda a un’altra con facilità.
I paesi che si affacciano sulla Valle del Tevere devono la loro origine alla presenza del fiume; è proprio all’abbondanza di acqua che si deve – per esempio – la fiorente economia agricola che ha caratterizzato la storia di questi paesi e che ancora oggi è assai sviluppata.
I campi adiacenti al fiume Tevere in estate sono un tripudio di colori, tra il giallo dei girasoli e del mais, che vengono coltivati in abbondanza, e quelli degli arcobaleni che si formano sotto la pioggia degli irrigatori.
Il Tevere ha dunque rivestito prima un ruolo fondamentale come elemento indispensabile per l’insediamento umano, poi ha svolto la funzione di linea di confine naturale tra i Sabini (sulla sponda sinistra) e gli Etruschi (sulla sponda destra); infine si è imposto come importante via di comunicazione e di commercio tanto che nella Valle del Tevere esisteva in antichità un approdo, ancora oggi esistente, chiamato “Porto Vecchio”.
Tra Ponzano Romano e la foce, la zona che ospita il Tevere presenta un letto meandriforme, peculiarità che caratterizza il corso del fiume nel suo scorrere in questo tratto.
La morfologia particolarmente movimentata crea delle anse e il fiume assume caratteristiche di scorrimento decisamente sinuose che, proprio all’altezza di Ponzano, creano un serpeggiamento così pronunciato da dare origine alla cosiddetta forma a fiasco. Ecco perché Fiasco del Tevere.
Le due anse del fiume, in pratica, si avvicinano quasi a toccarsi creando un restringimento che ricorda esattamente quello del tipico contenitore.
Le due anse avrebbero avuto tutte le possibilità di incontrarsi e toccarsi ma i lavori di arginatura che negli anni sono stati fatti hanno impedito questo processo che avrebbe causato la perdita della struttura tipica originando un laghetto destinato a interrarsi o a evaporare.
Oggi il Fiasco del Tevere è ancora soggetto a cambiamenti morfologici dovuti all’erosione e alle correnti che continuano ad accentuarne la strozzatura rendendolo ancora più caratteristico.
Nelle foto e nei rilevamenti risalenti a duecento-trecento anni fa la curvatura era, infatti, decisamente molto meno pronunciata rispetto a quella odierna e le anse risultavano pressappoco parallele.
Se avete voglia di trascorrere una giornata di spettacolare quiete immersi in una bellezza che solo un paesaggio così unico in Italia offre, questa è una passeggiata che merita assolutamente di essere fatta.
Se siete appassionati di pesca sportiva questo tratto di fiume è un luogo unico nel suo genere, che dà enormi soddisfazioni e di cui, sicuro, avrete già sentito parlare, anche per il fatto che si tratta di un campo gara.
Noi di Scopri la Sabina di pesca siamo completamente a digiuno, ma ci piace pensare che, se sei in vacanza in Sabina con la famiglia, potresti desiderare di concedere un paio d’ore alla tua passione e sperare di fare qualche bella cattura in questo tratto di fiume così caratteristico. E perché no, portare anche il resto della ciurma, approfittare del bel tempo e unire alla pesca anche un divertente picnic.
Abbiamo chiesto agli amici di Fishingmania, decisamente più ferrati sull’argomento, qualche utile consiglio a livello tecnico per la pesca al Fiasco del Tevere 🙂
I consigli di Fishingmania
Nel tratto del fiume Tevere denominato “Fiasco”, a pochi chilometri da Ponzano Romano, la pesca è davvero molto varia. È frequentato dai pescatori di tutte le tecniche: dal feeder alla roubaisienne, dalla bolognese agli amanti della canna fissa a l’immancabile spinning. Non mancano le specie ittiche da insidiare: carpe, carassi, breme, siluri, cavedani, alborelle e gardon.
È un tratto di Tevere davvero adatto a tutti i tipi di pescatori, regala divertimento e spesso catture importanti ed è molto conosciuto dai pescatori perché, oltre alle bellissime pescate, è davvero molto comodo da raggiungere. Si può parcheggiare la macchina a pochissimi metri dalla propria postazione di pesca. Per pescare in questo tratto è sufficiente la licenza da pesca.
Entrando nel tecnico le difficoltà maggiori, solitamente, le hanno i pescatori che pescano con la roubaisienne. Questo perché il fiume in questo tratto presenta una profondità che può raggiungere i 6/7 metri di fondale.
La scelta di impostazione più comune è sicuramente l’utilizzo di galleggianti a vela di grammatura variabile tra 10 e 30 grammi. Questa scelta è dettata dalla corrente del Tevere che risulta molto variabile sia di giorno in giorno, sia di postazione in postazione. Questa impostazione tecnica permette di cercare le grosse breme che popolano il fiume. Un’altra opzione è quella di utilizzare il classico galleggiante a goccia o a pera rovesciata per la ricerca di gardon, cavedani e pesciolame vario.
Anche le canne fisse sono considerate, specialmente nelle misure da cinque, sei e sette metri con abbinati galleggianti classici da 2/4/6gr.
Oltre alla pesca al colpo, ovvero le tecniche citate poco sopra, molto praticata è la pesca a feeder. Parliamo di una tecnica che si potrebbe definire a fondo, con l’utilizzo di pasturatori. Considerata la profondità e la corrente, la pesca non si svolge a lunghe distanze. Normalmente si rimane attorno ai quindici metri di distanza da riva. Vanno bene tutte le pasture da breme, carassio e carpa. Le esche più usate sono i classici bigattini, orsetti, mais e vermi di terra.
Per gli amanti dello spinning consigliamo dei cucchiaini intorno i 6 grammi con poca corrente, 9/12/15 grammi con correnti importanti. I cavedani dalla tarda mattinata sono molto presenti e se ne catturano di enormi.
Se avete ulteriori curiosità o volete fare altre domande tecniche relative alla pesca sportiva al Fiasco del Tevere vi consigliamo di contattare direttamente Fishingmania tramite il loro sito ufficiale.
Si ringrazia Patrizia Cini per la foto di copertina di questo articolo.
Mappa e cartina dettagliata del Fiasco del Tevere
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