Il Lago del Salto, uno specchio d’acqua velato di nostalgia, racconta la storia di paesi sommersi e ricostruiti sulle alture. Qui la Natura si è piegata al volere e ai bisogni degli uomini, che sono riusciti comunque a creare un luogo magico. Scopri il Lago del Salto: tra fiordi, insenature e spiagge!
La storia del Lago del Salto, in provincia di Rieti, inizia nel 1940 e la sua nascita è tutto fuorché naturale. La creazione di questo bacino è stata voluta dall’uomo che ha deciso anche delle vite e del futuro degli abitanti di questi luoghi.
Con la costruzione della diga, che ha sbarrato il corso del fiume Salto e ha dato vita al lago, morirono anche i borghi che sorgevano in quell’area che fu completamente inondata dalle acque. Teglieto, Fiumata, Sant’Ippolito e Borgo San Pietro furono poi ricostruiti più in alto con quell’architettura razionalista tipica del ventennio fascista.
Questi piccoli borghi arroccati sulle alture, oggi si specchiano nell’azzurro lago e dalla loro posizione, quando le acque si abbassano – soprattutto in estate – vedono emergere qualche lembo di sé stessi, come piccole Atlantidi sommerse, e la sommità del campanile del vecchio Monastero duecentesco delle Clarisse fa capolino. Una visione molto commovente.
Il Monastero delle Clarisse, fondato originariamente dalla Santa nel vecchio Borgo San Pietro, attualmente si trova nel territorio del comune di Petrella Salto: qui è possibile ammirare l’antica cappella del Cinquecento, traslata prima dell’inondazione, scomposta pezzo per pezzo e rimontata nel nuovo complesso, che conserva dei magnifici affreschi cinquecenteschi.
La costruzione della diga che ha dato vita al Lago del Salto fu necessaria per alimentare la centrale idroelettrica di Cotilia, costruita un paio di anni più tardi, nel 1942, a servizio delle acciaierie di Terni. Per lo stesso scopo vide la luce anche il Lago del Turano, collegato a quello del Salto da un canale artificiale sommerso, lungo 9 km.
La costruzione della diga è coincisa sfortunatamente anche con eventi luttuosi e acuta si fa la nostalgia, per i pochi ormai ad aver vissuto lì in quell’epoca, al pensiero degli appezzamenti di quei campi fertili ormai sott’acqua e alla vista di quella grande lapide, incisa nella roccia, ad eternare il ricordo degli operai che morirono durante i lavori. Per gli anziani, è la voce degli abitanti di questo pezzo di Reatino, il lago è un po’ come un vecchio nemico, a cui non si sono mai veramente abituati.
Quasi interamente compreso nel territorio del comune di Petrella Salto, le acque del lago del Salto lambiscono anche Pescorocchiano, Fiamignano, Varco Sabino e Marcetelli. Il paesaggio è unico grazie ai fiordi, alle baie e alle insenature che rendono estremamente frastagliato il percorso del lago, che segue, sinuoso, la fisionomia della Valle del Salto. Il colpo d’occhio, dalla diga, ma anche dai sovrastanti centri abitati, è quello di un luogo totalmente immerso nella natura, seppure nato dalla mano dell’uomo. Infatti, i fitti boschi di querce e castagni digradano quasi bruscamente verso le acque del lago.
A proposito della fauna, un ambiente lacustre come questo offre grandi possibilità a pesci come persici, carpe, tinche, barbi e alborelle – prede ideali per i cultori della pesca sportiva che qui si danno appuntamento nel fine settimana.
Ma anche delle molte specie di uccelli che qui prosperano: lo svasso, il gabbiano, il germano reale. Anche i rapaci sono ampiamente rappresentanti: il falco pellegrino, l’allocco, il barbagianni e la civetta, e l’elenco non è esaustivo. Mammiferi come tassi, volpi e cinghiali prosperano nei boschi intorno, e le rive sono popolate da molte specie di anfibi.
Cosa non da poco, le sue acque sono idonee alla balneazione. Nonostante le sponde scoscese e frastagliate, al Lago del Salto potrai goderti sole, relax e qualche tuffo rigenerante alla Spiaggia del Campeggio Diga Salto, a quella di Fosso Petrella, l’Altobelli, al Fosso Pratostretto di Fiumata e al Fosso delle Foche.
Qui potrai noleggiare ombrelloni, sdraio, pedalò e canoe o, perché no, provare il wakeboard, spettacolare sport acquatico che in questa zona viene regolarmente praticato. Sul Lago del Salto si organizzano anche competizioni a caratura nazionale!
Le immersioni per i subacquei, organizzate regolarmente da associazioni locali, se sei un appassionato, ti permetteranno di andare alla scoperta dei borghi sepolti sotto le acque del lago, le stesse acque che hanno sepolto storie e cancellato i ricordi di quelle famiglie spostando le loro vite e la memoria di esse poco più su. Non sarà una semplice immersione, ma anche una visita affascinante a quei fondali ricchi di vita ittica e di ricordi umani.
Chi invece desiderasse rimanere asciutto, o visitasse questo luogo durante la
stagione fredda, potrà dedicarsi alle lunghe passeggiate nei dintorni, anche in bicicletta.
Il wakeboard, una specie di surf, no, forse di skateboard sull’acqua…
Il wakeboard è una continua sfida alla forza di gravità: combinazione di snowboard, skate, surf, kitesurf e sci nautico, viene praticato da riders trainati da una barca, in piedi su una tavola di legno. Le evoluzioni dei riders, i cosiddetti tricks, che possono essere salti mortali, all’indietro, improvvise virate, lasciano gli spettatori con il fiato sospeso: l’onda creata dal movimento della barca diventa una vera e propria rampa di lancio. Un mix di tutti gli sport elencati, per trasformarsi in qualcosa di unico e spettacolare.
Non troppo distante dal Lago del Salto, ti imbatterei nel Castello di Poggio Poponesco, compreso nel territorio del comune di Fiamignano – appena fuori dai confini della Sabina. Fu edificato intorno al 1100 e ancora oggi è visibile dall’esterno in tutta la sua imponenza. Fiamignano attrae moltissimo gli amanti della natura e del trekking, grazie alle caratteristiche dell’Altopiano del Rascino. 1200 metri di altezza sul livello del mare, l’unico luogo dove viene coltivata la lenticchia di Rascino, presidio slow food e varietà antichissima del legume.
L’affascinante lago sabino del Salto, con i suoi 57 km di perimetro, le coste frastagliate e i suoi caratteristici fiordi sono una delle mete preferite dai camperisti che decidono di trascorrere qualche giorno in Sabina nella loro casa su quattro ruote. Le zone in cui la costa si abbassa e lascia spazio alle spiagge è attrezzata e qui sorgono piccoli camping che potranno ospitare i turisti.
Se vuoi organizzare una vacanza in camper in Sabina, leggi la nostra guida di viaggio con le aree sosta e gli itinerari.
Non si tratta di un lungo viaggio, da Roma. I romani possono raggiungere questi luoghi grazie alla Strada Statale 578 Salto Cicolana, e all’Autostrada A24, uscita Valle del Salto. Tra l’altro, sono le stesse arterie che possono percorrere, in senso opposto, gli aquilani che avessero voglia di visitarla.
Provincia: | Lazio |
Comune: | Rieti |
Mappa e cartina dettagliata del Lago del Salto
Abbiamo selezionato per te i principali luoghi d'interesse, le migliori cose da vedere, le attività e le attrazioni da non perdere!
Religioso | |
Oltre ai ponticelli sui fiordi che potrai attraversare in auto con il finestrino leggermente abbassato per respirare l’odore della natura, dalle parti del Lago del Salto molto suggestive sono anche le grotte. Di grande fascino è la Grotta di Santa Filippa Mareri, nobildonna del XIII secolo, che qui si rifugiò con altre compagne per seguire una via religiosa in contrasto con il volere della sua famiglia. Oggi la grotta scavata nella roccia, sita nella frazione di Piagge, non è altro che una chiesetta con un piccolo altare in marmo, a cui si giunge tramite il Sentiero del Pellegrino. All’ingresso, ad attenderti, troverai una statua di Santa Filippa. Da qui, la vista sui circostanti Monti del Cicolano è mozzafiato. Il Sentiero del Pellegrino, percorribile a piedi, a cavallo o in un mountain bike, è attraente non solo per gli sportivi e gli amanti del trekking, ma anche per i fedeli, che ogni anno organizzano, sul finire dell’estate, una processione, per rivivere idealmente il percorso della Santa. Da segnalare anche il museo sulla vita della santa, che conserva preziosi cimeli, sue raffigurazioni, oggetti di uso comune, ricettari della farmacia, ma anche alcuni oli di Giorgio De Chirico. |
Se ti resta del tempo libero, non devi assolutamente perdere la nostra selezione di luoghi da vedere nelle vicinanze!
Comune della Sabina | |
Fondata dagli Angioni nel 1308, è passata dalla provincia de L’Aquila alla provincia di Rieti solo nel 1927. Girovagando per le vie di Cittaducale ti renderai subito conto di quanta storia ci sia in questo piccolo borgo reatino. Scorgerai chiese, portali, torri e palazzi storici ogni volta in cui volgerai lo sguardo in una nuova direzione. |
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Comune della Sabina | |
A Contigliano passa il Cammino di San Francesco e la Via Benedicti. Sul territorio di questo borgo – tra i più belli d’Italia – sorge una delle più apprezzate Abbazie Benedettine, l’Abbazia di San Pastore, e l’imponente Collegiata di San Michele Arcangelo. Insomma, un paese che è un concentrato di religiosità! |
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Comune della Sabina | |
L’umbilicus Italiae, ovvero il centro geografico d’Italia, Rieti è stata fin dall’antichità una città importante, crocevia tra i monti Sabini e quelli Reatini. Ricca di testimonianze risalenti anche all’epoca romana come medievale, Rieti è un vero e proprio gioiello del turismo in Sabina. |
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