Dopo aver raggiunto le loro vette, sicuramente non ricorderai i Monti Sabini per le grandi pareti di roccia, le cime dalle forme ardite e i grandi dislivelli, ma siamo sicuri che li adorerai per le dorsali panoramiche, le forre profonde, le vaste faggete e la varietà di paesaggi.
Appassionarci al trekking ci ha permesso di scoprire angoli della Sabina che non conoscevamo ancora, piccoli paradisi naturali raggiungibili solo a piedi. È così che, un passo dopo l’altro, affondando prima gli scarponi in mezzo all’immensa distesa di foglie della faggeta di Poggio Perugino, calpestando poi la neve che si era conservata dalla nevicata delle settimane precedenti, battendo l’erba dei prati e alla fine inerpicandoci sul terreno roccioso che porta alla cima, abbiamo scoperto il primo dei “nostri” Monti Sabini: il Pizzuto.
Il primo da noi raggiunto, ma il secondo dei Monti Sabini in ordine di altezza. Con i suoi 1292 metri il Monte Tancia è, infatti, il più alto della catena; seguito dal Pizzuto che misura invece 1288 metri.
Arrivare lassù significa godere, nelle giornate particolarmente limpide, di panorami sconfinati sulla Valle del Tevere e sul Monte Soratte e fino al Mar Tirreno. Oppure, guardando sul versante opposto, si scorgono la Valle reatina, il Terminillo e le principali vette dell’Abruzzo.
Se sei alla ricerca di escursioni vicino Roma che siano piacevoli e ricche di angoli suggestivi e vasti panorami, i Monti Sabini ti piaceranno di sicuro!
Il trekking sui Monti Sabini non è troppo impegnativo, ma comunque da non sottovalutare. Sicuramente meno aspri dei Monti Reatini, una delle caratteristiche di questa piccola catena montuosa è che si alza improvvisa, passando dai 400/500 metri di quota, per salire ripida oltre i 1.000 metri fino alle lunghe creste e ai pianori delle cime. Questo dislivello improvviso si ritrova nell’affrontare il trekking. Ecco, quindi, che dai Piani di Poggio Perugino, un’enorme distesa erbosa, ti ritroverai davanti il ripido attacco che porta alla cima del Pizzuto.
Per questo è necessario avere un’attrezzatura adeguata per il trekking e una discreta preparazione fisica, che ti permetta di coprire agevolmente soprattutto l’ultimo tratto che porta in vetta senza distruggerti le gambe! Ti consigliamo di portare una giacca antivento, anche in piena estate. Non c’è stata volta che arrivati a toccare la croce sulla cima non tirassero raffiche di vento nemmeno troppo piacevoli.
Hai già letto il nostro articolo di approfondimento sull’attrezzatura necessaria per un trekking nel Lazio?Partiamo alla scoperta dei Monti Sabini: dopo aver raggiunto le loro vette, sicuramente non li ricorderai per le grandi pareti di roccia, le cime dalle forme ardite e i grandi dislivelli, ma siamo sicuri che li adorerai per le dorsali panoramiche, le forre profonde, le vaste faggete e la varietà di paesaggi.
Questa piccola catena montuosa appartenente al subappennino Laziale è compresa tra la Valle del Tevere a Ovest, la Conca Reatina a Est, la S.S. Salaria a Sud e a Est, che la separa dai Monti Lucretili, e la Valle del Nera a Nord.
Si tratta di una catena montuosa dalla natura calcarea, le cui rocce hanno consentito l’erosione di forre profondissime, in alcuni casi dei veri e propri canyon. Due esempi su tutti:
Come visitare il Revotano di Roccantica
Il Revotano si trova nel comune di Roccantica ed è stato la meta di uno dei nostri trekking in Sabina vicino Roma. Un luogo magico che merita assolutamente di essere visitato, ma che non è facile da trovare. Non esiste un vero e proprio percorso tracciato, che va un po’ inventato, e la pendenza – unita al fondo terroso – rende complicata in alcuni tratti la discesa.
Quando si arriva in fondo alla dolina, il paesaggio che ti troverai davanti sembra quello di un film fantasy: una rigogliosa vegetazione fatta di felci, lunghissime “barbe” di muschi e liane di edera ricopre tutto. I tronchi degli alberi sono morbidi e lussureggianti, le pietre verdi e scivolose…
Se vuoi andare alla scoperta del Revotano, ti consigliamo di seguire il nostro tracciato GPX e la preview del percorso realizzato con Relive. Oppure sbircia nella sezione Eventi in Sabina del nostro sito per vedere se ci sono trekking organizzati.
Dati tecnici del trekking al Revotano:
Lunghezza: 9,84km
Ascesa totale: 468m
Perdita altimetrica: 468m
Altitudine massima: 628m
Altitudine minima: 395m
Tipo di percorso: ad anello
I Monti Sabini sono caratterizzati da un andamento ondulato, dolce e con cime che non superano i 1.300 metri di quota:
Si tratta di cime per lo più formate da lunghe creste, spesso boscate, dove non sempre è facile distinguere la vetta.
Trekking al Monte Pizzuto
Ti piacerebbe scoprire in escursione il Monte Pizzuto? Mettiamo a tua disposizione il nostro tracciato GPX e una preview del tracciato realizzato con Relive. Il percorso inizia dall’Osteria del Tancia, oggi ribattezzato Tancia Hostel House, un punto nevralgico nella storia della Sabina.
La Via del Tancia ha rappresentato per secoli il collegamento tra la Sabina Reatina e Roma. Battuta da mercanti e pellegrini, ha visto sorgere nel XV secolo l’Osteria del Tancia, un luogo di sosta posto proprio sul valico. Oggi il Tancia Hostel House resta un punto di sosta per chi fa attività sortiva sui Monti Sabini. Un caffè, un panino, un tè, il caldo del camino acceso in inverno e due chiacchiere con i ragazzi dell’Ostello, magari al ritorno dalla tua escursione.
Dati tecnici del trekking al Monte Pizzuto:
Lunghezza: 16,63km
Ascesa totale: 710m
Perdita altimetrica: 710m
Altitudine massima: 1296m
Altitudine minima: 789m
Tipo di percorso: ad anello
A seconda di versanti, e quindi del clima sui, Monti Sabini è possibile trovare una copertura vegetale molto diversa.
Nei versanti caratterizzati da un clima più mite, ovvero quello esposto a Ovest e quello che guarda verso la Valle del Tevere e il Monte Soratte, troviamo spese termofile, cioè amanti del calore: orniello (anche conosciuto come frassino minore, albero tutore della vite, apprezzato per le qualità del suo legno e ben noto agli artigiani di un tempo per la costruzione dei manici degli utensili agricoli), albero di Giuda, acero campestre e acero minore, roverella, leccio, insieme a vari elementi tipici della macchia mediterranea come il corbezzolo.
Nelle zone intermedie tra un clima freddo e mite troviamo le specie mesofile: il cerro (appartenente alla famiglia delle querce), il carpino nero, il tiglio, l’acero di monte, il castagno e il faggio.
Sui versanti più freddi, quelli Nord e Est, troviamo invece il pino nero.
Il sottobosco è “popolato” da edera, ciclamini, pungitopo, ginepro e rovo amore, oltre che da asparagi e funghi che fanno felici gli appassionati della raccolta.
I valloni sono ricoperti da estese faggete secolari, in cui sembra di entrare in un mondo fatato e di camminare su materassi di morbide foglie.
La fauna che popola questa zona è molto varia. Per quanto riguarda i mammiferi sono presenti l’istrice, la volpe, lo scoiattolo e, soprattutto all’imbrunire, non è strano incontrare i cinghiali. Si parla anche della presenza di lupi.
Per gli uccelli, invece, sono presenti tutto l’anno la ghiandaia, il picchio verde, il più raro picchio rosso e il colombaccio. Tra i rapaci: la poiana, il gufo e la civetta.
Fate attenzione alle vipere perché non è così raro incontrarle sui vostri passi.
Se nelle tue escursioni porti con te il tuo cane, ti consigliamo di tenerlo al guinzaglio. Queste zone sono ancora dedite all’allevamento e i pratoni che incontrerai sul tuo cammino sono utilizzati dagli allevatori locali come pascoli. È probabile che incontrerai mucche, tori e cavalli.
Il trekking e le escursioni sui Monti Sabini non sono le uniche attività che potrai svolgere sulle “nostre” montagne. Potrai percorrere questi sentieri a cavallo o in MTB, da solo o con delle guide esperte della zona. Puoi controllare se ci sono eventi organizzati nella nostra sezione dedicata alle attività in Sabina. Se non ne trovi, contattaci per qualche dritta!
I Monti Sabini sono anche un’ottima meta per gli amanti dell’arrampicata sportiva (climbing). In questa zona della Sabina potrai arrampicare in diverse location:
Le falesie sono facilmente raggiungibili, soprattutto quelle di Roccantica e Poggio Catino. Le falesie di San Michele e di San Leonardo prevedono rispettivamente una camminata su sentiero di 15 e 30 minuti. Il percorso è ben segnato.
Le vie sono attrezzate, ma a volte un po’ datati gli interventi di sistemazione e messa in sicurezza. In alcuni casi piastrine e chiodi in alcuni punti sono spariti e per questo il nostro consiglio è di cercare informazioni dettagliate sullo stato delle vie sui siti e sui gruppi social di arrampicata sportiva.
Ti proponiamo 8 escursioni da fare sui Monti Sabini, per maggiori informazioni e sulla mappa dei sentieri continua a leggere questo articolo 😉
Anello dell’Eremo di San Leonardo
Difficoltà: facile
Tempo: 1,15 ore
Lunghezza: 5 km
Dislivello: 200 m
La via degli eremi, da Roccantica al Ponte del Tancia
Difficoltà: facile
Tempo: 1,30 ore
Lunghezza: 5,5 km
Dislivello: 300 m
Da Roccantica a Monte Macchia Gelata
Difficoltà: medio
Tempo: 2 ore
Lunghezza: 4,5 km
Dislivello: 650 m
Da Casperia al Monte Macchia Gelata passando per Fonte Cognolo
Difficoltà: medio/difficile
Tempo: 3 ore
Lunghezza: 8 km
Dislivello: 850 m
Da Roccantica a Monte Pizzuto passando per Fonte Regna
Difficoltà: facile/medio
Tempo: 2 ore
Lunghezza: 4,5 km
Dislivello: 650 m
Anello del Monte Tancia da Poggio Perugino
Difficoltà: facile
Tempo: 3.30 ore
Lunghezza: 11 km
Dislivello: 500 m
Anello del Monte Tancia dalla strada del Tancia
Difficoltà: medio
Tempo: 4 ore
Lunghezza: 10 km
Dislivello: 500 m
Anello del Monte Pizzuto dalla strada del Tancia
Difficoltà: medio
Tempo: 3.30 ore
Lunghezza: 9 km
Dislivello: 650 m
Non vedi l’ora di andare alla scoperta dei Monti Sabini? Fantastico, magari è l’occasione per conoscerci e incontrarci su uno dei tanti sentieri escursionistici presenti in Sabina!
Se sei alla ricerca di una guida escursionistica sui Monti Sabini, ti consigliamo quella realizzata da Edizioni Il Lupo che puoi acquistare su Amazon.
Da settembre 2018 abbiamo un profilo su Wikiloc (un’app dove scoprire e condividere i migliori percorsi all’aria aperta per ciclismo, escursionismo e molte altre attività) dove trovi tutte le tracce in GPX dei nostri trekking sui Monti Sabini e Reatini.
Quando decidi di fare un trekking…
- Sii cauto, soprattutto se sei poco esperto del trekking in montagna e se stai affrontando un’escursione senza essere accompagnato da una guida.
- Non andare mai da solo e indica sempre la tua meta.
- Fai attenzione alle previsioni meteorologiche: in montagna il tempo cambia facilmente.
- Evita di effettuare escursioni in caso di pioggia o temporali: con queste condizioni la montagna diventa pericolosa e se ti trovi in pericolo cerca subito riparo nel primo centro abitato.
- Se non sei sicuro del percorso non vergognarti a tornare sui tuoi passi e a chiedere assistenza se la situazioni si fa complicata e si avvicina la notte o il maltempo.
Regione: | Lazio |
Provincia: | Rieti |
Comune: | Monte San Giovanni in Sabina |
Mappa e cartina dettagliata dei Monti Sabini
Se ti resta del tempo libero, non devi assolutamente perdere la nostra selezione di luoghi da vedere nelle vicinanze!
Religioso | |
Una leggenda, quella di San Michele e il drago, che si intreccia alla storia di questa Grotta, un tempo ambito santuario locale, oggetto di contesa tra il Vescovo di Sabina Giovanni e l’Abate di Farfa Berardo. La statuetta – forse la Dea Vacuna – trafugata e un breve sentiero nel bosco che porta ai piedi della scalinata nella roccia che conduce a questo antro magico. |
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Comune della Sabina | |
A Roccantica, l’antico borgo posto sui pendii ripidi della montagna, e circondato da magnifici e rilassanti boschi, scoprirai il piacere del silenzio interrotto solo dai suoni della natura. Ideale per rigenerare la mente! |
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Comune della Sabina | |
Poggio Catino, l’antica Podium de Catini, è uno dei meravigliosi e invitanti borghi della Sabina, che deve il suo nome (Catino, da Catinum) alla cavità carsica presente in zona. |
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Torre | |
Una torre e un castello sorti da influssi longobardi. Salendo fino alla sommità della collina che ospita i due monumenti, nelle giornate limpide, all’orizzonte si può ammirare nettamente anche ad occhio nudo la Cupola di San Pietro. |
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