Come saranno sopravvissuti gli Italiani prima dell’Ottocento senza avere sulle loro tavole le patate?!!? Pensa a come doveva essere la vita senza patatine fritte? E i pranzi domenicali senza le patate al forno che accompagnano il pollo?! Un incubo! 🙂
Considerata un alimento povero, la patata era parte integrante della tradizione culinaria contadina che si basava su una cucina semplice e allo stesso tempo sostanziosa e nutriente. Una cucina che non aveva certo troppe pretese, ma che non rinunciava al gusto e al sapore.
Ecco da dove deriva la ricetta della cosiddetta patata rescallata, piatto tipico della Sabina e, in particolare modo, del comune reatino di Leonessa.
Il borgo storico di Leonessa vanta una lunga tradizione nella coltivazione della patata e ogni anno, il secondo fine settimana di ottobre, incorona la patata locale come la regina della festa che si svolge in suo onore.
Va detto che la patata di Leonessa è uno degli alimenti italiani più pregiati, coltivati con grande soddisfazione dai produttori locali che seminano nel mese di Maggio e raccolgono proprio tra settembre e ottobre. Le condizioni climatiche di Leonessa e la tecnica di coltivazione utilizzata dai produttori fanno nascere una patata dalla buccia particolarmente liscia e che non assorbe acqua in eccesso durante la cottura.
Tre sono le qualità di patata che vengono coltivate a Leonessa:
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- Désirée, a buccia rossa e pasta gialla
- Agria, a buccia bianca e pasta gialla
- Marfona, a buccia liscia bianca e a pasta gialla.
- Désirée, a buccia rossa e pasta gialla
Vediamo insieme come si cucinano le patate rescallate, uno dei piatti che potrai assaggiare alla Sagra di Leonessa e gli ingredienti che occorrono per la preparazione del piatto.