Informazioni su Giornate FAI di primavera – Montasola, la terrazza sulla Sabina a Montasola (RI)
- Prezzo: 3 €
- Indirizzo: Montasola (RI)
- Comune: Montasola
- Organizzatore: Gruppo FAI Sabina
- Tipologia: Visite Guidate
Per le giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano) di primavera, il Gruppo FAI Sabina per questo 2021 ti da appuntamento a Montasola, anche conosciuto come la città dei Lauri.
Scopri Montasola e la sua storia
Un piccolo borgo medievale arroccato su un colle a oltre seicento metri d’altezza. Alle spalle i Monti Sabini. Da un lato, in quinta, i monti sopra Vacone che separano il Lazio dall’Umbria. Intorno il paesaggio della Sabina, i campi, i boschi, gli olivi onnipresenti, i paesi sui cucuzzoli, il Soratte in lontananza a chiudere una fetta d’orizzonte. Questa è Montasola, il luogo scelto dal Gruppo Fai Sabina per le Giornate di Primavera del 15 e 16 maggio.
Chi verrà a Montasola e percorrerà con noi le sue stradine in pietra e cotto troverà dentro la cinta delle mura un paese intatto e ben restaurato, con tre chiese (quella parrocchiale dei santi Pietro e Tommaso, quella di San Michele Arcangelo e l’Oratorio dell’Opera pia Cimini), troverà il vecchio forno comune (ancora funzionante), l’antico ospedale e la farmacia.
Appena fuori dal paese c’è la Fonte Vecchia, con il disegno originalissimo delle sue vasche. Più in basso, al cimitero, la chiesa di Santa Maria Murella è stata eretta nel luogo dove probabilmente sorse il primo insediamento romano nel territorio, la città di Laurum e in seguito, prima dell’incastellamento nel XII secolo sul Monte Asola, il castello di Lori.
Chi verrà a Montasola apprenderà la storia di Francesco Cimini, falegname del paese che, trasferitosi nel Seicento a Roma per lavoro, fece fortuna e lasciò al borgo natio tutti i suoi beni, oggi di proprietà del Comune. Chi verrà a Montasola ascolterà, (dalle ore 15.00 per tutto il pomeriggio del sabato e della domenica) dalla voce di Maria Rosa Conti ed Enrico Scarinci la storia e la pratica del canto alla montasolina, un canto della tradizione contadina a due voci, dalla caratteristica contrappuntistica, per moto contrario e talvolta per moto parallelo. Chi verrà a Montasola scoprirà che da qui venivano gli allori utilizzati nei trionfi romani e imparerà molto su questa nobile pianta che ha un suo posto importante nella storia dell’arte.
Montasola, oggi sta in alto, sul monte San Pietro, già Monte Asola (da cui il nome attuale). Ma il primo centro abitato, la Curtis dei Lauri, sorgeva più in basso, su strutture di epoca romana, probabilmente appartenenti ad una villa rustica. (In quella zona oggi c’è il cimitero del paese e la chiesa di Santa Maria Murella).
Nel corso dell’Alto Medioevo, la Curtis de Lauri divenne possedimento dell’Abbazia di Farfa, ma agli inizi del secolo X fu sottratta al possesso del monastero e vi fu fondato il Castellum de Lori, che nel secolo XII risulta soggetto alla Santa Sede. Nel 1191 la popolazione del Castello dei Lori venne trasferita nel castrum di Montasola, fondato l’11 agosto dello stesso anno, come ricorda una epigrafe murata sulla facciata della chiesa dei Santi Pietro e Tommaso.
Di origine medievale, Montasola è un tipico castrum del tipo ad “avvolgimento”, con un sistema di tessuto urbano a corone concentriche di strette viuzze a gradini, pavimentato a ciottoli e mattoni, movimentate da archi, che arrivano al punto più alto dove troviamo il fulcro costituito dalla Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Tommaso e dalla Rocca. Poco dopo l’ingresso nel borgo c’è una piazza, ufficialmente piazza Umberto I, che tutti però chiamano da sempre Piazza Simone (nessuno in paese si ricorda perchè, o chi sia quel “Simone”). Sotto il borgo, in direzione Ovest, si trova la spianata del Monte, con la chiesetta settecentesca della Beata Vergine Maria e un teatro all’aperto che ha come sfondo a perdita d’occhio le colline della sabina settentrionale.
Quale è il programma delle due giornate FAI a Montasola?
Il Gruppo FAI Sabina propone un vero e proprio itinerario guidato e narrato alla scoperta del borgo di Montasola.
Nelle due giornate parleremo anche della storia di Montasola con Carlo Virili e Viviana Petraroli, archeologi della Sapienza, Università di Roma e ci sarà un doppio appuntamento per celebrare la pianta che è simbolo del paese: verranno messe a dimora le numerose piantine di alloro che sono state donate dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Pieve S. Stefano, creando un vero e proprio boschetto nella zona del Parco del Monte, e in quell’occasione Andrea Di Salvo, curatore della rubrica e del blog Viride e appassionato giardiniere, ci parlerà delle molte personalità dell’alloro.
Le giornate FAI di Primavera a Montasola prevedono anche un secondo luogo da scoprire e visitare negli stessi giorni: il Giardino di Colle Mola.
Orari delle visite
Sabato 15 maggio 2021: 10:00 – 18:30
Note: Ogni 30 minuti – 15 pax
Domenica 16 maggio 2021: 10:00 – 18:30
Note: Ogni 30 minuti – 15 pax
Contributo suggerito a partire da: € 3,00
Come partecipare all’evento
La partecipazione all’evento è legata alla prenotazione (obbligatoria).
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